domenica 30 marzo 2014

I Bronzi di Riace

a sinistra Bronzo B ca 450 a.C. Bronso altezza 197 cm. Reggio Calabria, Museo Nazionale.
a destra Bronzo A ca 450 a.C. Bronzo altezza 198 cm, Reggio Calabria museo Nazionale.
I bronzi di Riace sono forse i bronzi meglio conservati arrivati fino a noi. E' da notare la lavorazione degli occhi in pietra e avorio e la le labbra e i capezzoli sottolineati in rame rosso. Non si conosce la destinazione di queste due statue, è probabile che fossero destinati all'Agorà di Argo e facessero parte di un monumento in ricordo dei miti dei Sette contro Tebe e degli Epigoni.
Furono ritrovati il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace provincia di Reggio Calabria.


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I bronzi durante il restauro
ricostruzione dei bronzi

Il volto del Bronzo A






Ritrovamento dei Bronzi di Riace: foto




Zeus (o Poseidon) di Capo Artemisio

Calamide, Zeus o Poseidon di Capo Artemisio,ca 460 a.C.(stile severo) Bronzo, altezza 209 cm. Atene, Museo Archeologico nazionale
Lo Zeus di Capo Artemisio è un perfetto esempio di statuario del V secolo in bronzo. La figura è perfettamente bilanciata. Essa, grazie all'utilizzo del bronzo,può esprimere una grande mobilità senza bisogno di supporti: il piede sinistro appoggia solo la punta e le braccia sono sollevate quasi a croce. Notiamo anche l'idealizzazione tipica dell'arte classica: la muscolatura è perfettamente delineata e non riporta lo sforzo di una tensione rotatoria, il volto è nobile e impassibile.

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Caratteristiche scultura greca: periodo classico


Periodizzazione


  •  stile severo (480 - 450 a. C.)                          Artisti maggiori:Mirone
  •  periodo classico del V secolo(450 - 400 a.C.)          Artisti maggiori: Policleto,Fidia,Lisippo
  •  periodo classico del IV secolo (400 - 323 a. C.)        Artisti maggiori: Prassitele
Nel periodo classico la statuaria greca, pur mantenendo fede ai suoi principi cardine di teche, mimesis e acribeia, realizza una radicale trasformazione. Essa abbandona la rigidità e la stilizzazione per abbracciare completamente il naturalismo. Questo naturalismo,va precisato, non deve essere inteso come riproduzione dell'anatomia umana così com'è, bensì come una rappresentazione di un corpo perfetto ed idealizzato corrispondente all'ideale greco del kalos kai agathos. Da ricordare è anche l'importanza della nuova tecnica della fusione a cera perduta che, con l'utilizzo del bronzo, permetteva all'artista di svincolarsi dai limiti che il marmo,più difficoltoso da lavorare e più limitante in termini compositivi ( l'esecutore doveva mantenere una certa compattezza della figura e   punti d'appoggio più ampi), gli imponeva.
Sotade,Auriga,ca 475a.C. Bronzo,altezza 180 cm. Delfi, Museo Archeologico